Classificazione ottimale e divisione degli esercizi.

Nelle schede classiche che sti trovano in palestra, in genere, gli esercizi sono divisi per gruppo muscolare, l’istruttore di turno ne butta 2 o 3 a casaccio per gruppo ed ecco fatta la vostra scheda.
Ora, secondo me, se un individuo si allena due o tre volte a settimana coi pesi, la cosa migliore é lavorare ogni distretto con multiarticolari ogni volta che si entra in palestra. Ma se ci si vuole allenare 4 volte a settimana fare una full-body ognuno dei giorni diventa proibitivo (anche se con le opportune accortezze é possibile). Come dividere allora le sessioni?
Per prima cosa, bisogna tenere conto della fisiologia, mantenere simmetria e salvaguardare le articolazioni. Ecco perché tanta gente si fa male in palestra, le schede sono mal strutturate dal punto di vista della simmetria di movimento: gli esercizi sono mal classificati. Se faccio un movimento come la panca piana, dovró fare lo stesso lavoro ma opposto con un rematore con bilancere, se faccio un movimento di distensione sopra la testa, dovró compensare con un movimento di trazione verso il basso e cosí via.
La scheda dovrebbe allora essere divisa in esercizi per:

– Spinta sul piano orizzontale (es. panca piana)

– Spinta sul piano verticale (es. lento avanti)

– Trazione sul piano orizzontale (es. rematore pulley)

– Trazione sul piano verticale (es. trazioni alla sbarra)

– Gambe con piú enfasi sul Quadricipite

– Gambe con piú enfasi su Anche e Femorali

– Flessori del Gomito

– Estensori del Gomito

Ora potete accoppiare il lavoro piú o meno come  volete, ma sapete che se fate un esercizio di uno dovete farne anche uno dell’altro con stesse serie e ripetizioni. Dovete rispettare le articolazioni ed i loro movimenti. Insomma come c’é lo Ying c’é anche lo Yang, e devono essere presenti in egual misura.

Do it better!

Coachroby

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