L’allenamento come via per la consapevolezza – Articoli Body Building

Molte persone, specie quelle esterne al “campo”, giudicano il Body Building e l’allenamento in generale come una semplice pratica estetica. Lo feci anche io prima di iniziare questa passione, e lo feci agli inizi della pratica stessa.
Qui voglio rivolgermi a quelli che, pur praticando, ancora intendono la cultura del corpo come un semplice mezzo per il miglioramento estetico allo stesso livello della rapida chirurgia plastica. Se cosi’ fosse sarebbe facile per tutti ottenere risultati, facendo allenamenti sempre piu’ duri o diete che trascendono ogni cattiva abitudine moderna e che sembrano cosi’ difficili.
Non ci sarebbe ragione per sottoporsi a questi sacrifici, se fosse cosi’. Sacrifici che poi non sono e che un semplice ritorno al naturale.

Per i primi anni del mio allenamento avevo continue difficolta’ nella panca piana. Il carico su di essa non si scostava dai 10kg per lato che sommati ai 10 del bilanciere raggiungevano la meta’ del mio peso corporeo.
La panca e’ probabilmente il movimento col piu’ alto grado di responsabilita’: bisogna far scendere il bilancere in maniera controllata verso il nostro corpo senza rischiare di restarci sotto; se lo faccio con poco peso sicuramente riusciro’ ma non avro’ i risultati che cerco.
Quando decisi di puntare sulle spinte con manubri mi presi una responsabilita’ piu’ adatta a me in quel momento: dover sollevare due “pesi” sopra il petto stando attenti che le braccia rimangano attaccate al corpo. Poi mi presi la responsabilita’ sulle parallele: scendere col corpo, stando attenti a non venir trascinati a terra da 30kg appesi al bacino.
Dopo qualche tempo, decisi che era giunto per me il momento di riprovare la panca. Molti si approcciano a questo esercizio chiedendo l’assistenza di qualcuno: secondo me se volete farlo veramente dovete eseguirlo da soli. Cos’e’ a questo punto la responsabilita’ di cui ho parlato prima? A mio parere e’ caricarsi del rischio di trovarsi col bilancere fermo sul petto, ma c’e’ il modo per evitare, chiaramente, che succeda questo.
Per prima cosa dobbiamo evitare di mettere un peso che soddisfi il nostro ego (che poi non siamo noi ma questa e’ un’altra storia), magari quel peso e’ poco per un altro ma serve a me per sviluppare il muscolo. Lasciate quindi perdere i paragoni, magari approcciatevi alla panca in un momento di quiete se siete in una palestra.

Il segreto per sollevare un peso che sembrava impossibile e’ quello di svuotarsi della meccanicita’ del movimento, dovuto all’azione della mente. Togliete ogni pensiero, spegnete la mente e concentratevi solo su quello che state facendo nel momento Presente. Dovete segmentare sempre di piu’ il gesto: la serie, la singola ripetizione, la fase eccentrica, la fase concentrica etc.

In quel momento esistete voi ed il movimento che dovete fare, come non c’e’ il prossimo esercizio o quello precedente (avete la scheda per questo), sono fuori da me anche i problemi, i pensieri e tutte le storie che sono passato o futuro.

La maggior parte delle persone, specie nelle palestre e’ nello stesso stato di quelle sul tram, con la coscienza persa nella mente e nei suoi pensieri di passato o futuro.

Se volete verificare il valore di questo mio consiglio, provate a fare l’esercizio in questo modo e poi provate a farlo avendo nella testa un pensiero ed agendo meccanicamente identificati con la mente. Vi consiglio di usare un rack per questo.

Il Personal Trainer in un vero lavoro One to One, aiuta proprio in questo, focalizza la vostra attenzione con le sue parole proprio su quello che state facendo.

Buona Fortuna!

Attendo i vostri pareri e le vostre domande!

CoachRoby

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